Benedetta

artist

Benedetta è un’artista che ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e presso la Nemo Academy.
I suoi interessi vertono sull’arte digitale ed in particolar modo sulla realizzazione di personaggi 3D per l’ambito videogame ed è interessata al cinema d’animazione. In generale il suo stile risulta sintetico che ricorda molto lo stile fumettistico.

Su instagram il suo account artistico si chiama Cipinci, nome semplice da ricordare ed accessibile a tutti.

  • Perché hai deciso di iscriverti su instagram?

Principalmente per mostrare il mio lavoro poi il processo di promozione si è sviluppato nel tempo, all’inizio pubblicavo solo per il gusto di farlo poi ho scoperto varie comunità ed hastag utili per farsi conoscere ed allora ho deciso di aderirne.

  • Perché hai deciso di crearti due account?

Per separare tutto ciò che è privato da ciò che voglio pubblicizzare, non voglio pubblicizzare me stessa e non la considero parte della mia arte e del mio modo di esprimermi; esprimo la mia arte attraverso i fumetti e le animazioni ed infatti rendo il profilo pubblico, l’altro profilo che riguarda la mia vita sociale è privato.

  • Perché hai due nomi completamente diversi?

Il profilo artistico si chiama cipinci perché suona bene ed è accessibile, l’altro è stato scelto per gusto personale, non ho interesse che gli sconosciuti mi trovino quindi non è molto intuitivo come nome.

Cipinci viene da un video gioco a cui ho giocato, l’altro è una citazione latina che mi piaceva.

  • Perché hai pochi post?

In entrambi i casi a volte può essere una questione di autostima, ho archiviato molti post, mostro sul profilo poche cose che rivaluto nel tempo, considero Instagram come un diario, anche per una questione estetica per quanto riguarda la visione d’insieme; penso sia brutto quando non c’è un equilibrio nel complesso, quando c’è una pagina molto eterogenea non si attira molto le persone e quindi cerco di moderarla anche sotto quel punto di vista.

  • Prima di pubblicare sul tuo account artistico a cosa pensi? Che tipo di didascalia inserisci sotto le tue foto e perché? Usi il trittico?

L’obiettivo è quello di mostrarlo a più persone possibili, anche per eventuali richieste di commissioni. Cerco di usare gli Hashtag giusti e di permettere che il mio post si presenti su più pagine possibile. I disegni che so che devo pubblicare su instagram li disegno su un formato quadrato rispettando il modello di Instagram e poi mi preoccupo degli hashtag senza basarmi troppo sulla descrizione dell’opera. Cerco di pubblicare il più possibile per arrivare a più persone.

Non uso il trittico perché penso sia difficile mantenere quello schema, essendo una produzione creativa penso sia importante dare sfogo alla spontaneità senza stare troppo dentro le regole sennò non risulta genuino. Non so quanto questo mi possa complicare la vita al promuovermi ma secondo me il trittico toglie qualità. Voglio avere più libertà quando pubblico.

 

  • Come utilizzi la sezione stories nel tuo account artistico?

Di recente ho pubblicato il primo capitolo del mio fumetto e ultimamente se le uso lo faccio per promuovere il mio fumetto. Per il resto mi piace condividere anche l’arte di altre persone, è un supporto reciproco per artisti.

  • Perché hai delle stories in evidenza? Che contenuti condividi?

Sicuramente una è quella del mio fumetto, se qualcuno entra sul mio profilo la prima volta, quella sarà una delle cose che noterà. Il mio intento è quello che la persona noti i miei lavori. Le seconde storie in evidenza sono le commissioni ricevute da varie persone, le altre due stanno in fondo perché sono meno rilevanti riguardano condivisioni varie di disegni miei e di altre persone che mi seguono.

  • Che tipo di informazioni vuoi dare all’utente sulla bio dell’account artistico?

Ho scritto che cosa studio, più che altro per essere cercata da persone che studiano le stesse cose in modo tale da allargare la propria cerchia di conoscenze, anche se è limitante  è importante estendersi all’inizio a piccole cerchie poi in seguito è possibile di entrare in quelle più grandi.

  • E’ diventato un mezzo di promozione?

Si, assolutamente. Soprattutto utilizzando gli hashtag, anche con l’iniziativa “draw this in your style” oppure disegnare il personaggio di un altro artista e farmi cercare dalle persone che seguono quell’artista.

  • Nella sezione tag che contenuti hai? Perché?

Nei miei tag continuo ad avere tag di disegni di amici durante la mia vita, a partire dal liceo fino ad arrivare ai post più recenti che sono di compagni di università con i quali abbiamo fatto dei mini fumetti su noi stessi, insieme ad alcune mie commissioni dove sono stata taggata.

ACCOUNT PRIVATO

  • Prima di pubblicare nel tuo account privato a cosa pensi?

Mi chiedo se mi pentirò di aver postato quella foto. Se la risposta è no la pubblico. Mi interessa che la foto sia bella nell’insieme e che mi rappresenti, la didascalia è improvvisata.

  • Che contenuti condividi in quello privato?

Il profilo privato lo considero come un diario e mi piace pensare che colleziono ricordi come se fosse un album di foto. Faccio anche una scelta perché le foto devono prima piacermi esteticamente.

  • La sezione stories come la utilizzi?

I più disparati, cose che mi piacciono anche opere di artisti che trovo nella homepage ma condivido principalmente nelle stories.

  • Perché hai delle stories in evidenza?

Le storie in evidenza sono un aggiunta al diario, non c’è un criterio specifico nelle stories ma sono solamente ricordi che mi piace conservare e mostrare. Sono suddivise in categorie, amici, scuola, disegno, studio e alcune storie dove mi mostro.

  • Cosa mostra la sezione dei tag?

Come per il profilo artistico questo aspetto non è molto studiato, semplicemente degli amici mi hanno taggato nelle loro foto.

  • Che differenza hai trovato tra instagram e facebook?

Sono completamente diversi, face book propone un modello che cerca di unire più persone possibile, forse non nel modo più positivo però è una rete di scambi tra persone, si basa sulle parole e su quello che scrivi e non sulle foto. Instagram è concentrato sulla condivisione di foto quindi nel momento in cui hai instagram sei anche molto più concentrato su te stesso e sull’immagine che vuoi dare. E’ anche un modo per promuoversi, Instagram per me  è un po’ l’anti social e non c’è una vera socializzazione, difficilmente si hanno conversazioni profonde. Per la condivisione artistica il migliore è instagram perché funziona meglio per come è studiato, il layout del sito funziona meglio con tutto ciò che è artistico. C’è una condivisione artistica più diretta.