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Jessica è un’artista che ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. I suoi interessi sono: l’arte, il teatro, la fotografia, i video e viaggiare. Su Instagram si rappresenta utilizzando immagini che ritraggono i suoi interessi ed il suo esser mutevole così come ha dichiarato nell’intervista. La sua intervista si è svolta a Firenze presso il San Tea House. E’ possibile vedere l’intervista su youtube oppure leggerla di seguito.

 

        Perché hai deciso di usare Instagram?

Perché mi piaceva il fatto che si focalizzava di più sull’immagine a differenza di Facebook che si basa più sullo scrivere. Preferisco Instagram perché dà più valore all’immagine, posso comunicare per immagini senza dover scrivere, a differenza di Facebook che nell’homepage chiede “a cosa stai pensando?” per cui porta l’utente a comunicare con le parole.

 

        Usi un criterio prima di pubblicare qualsiasi foto su instagram?

        Essendo una persona mutevole vario da periodo a periodo, mi baso su quello che sento sul momento ed in base a cosa sento decido di postare la foto che può essere una foto che fa riferimento all’arte, al cinema o semplicemente alla mia vita quotidiana. Talvolta decido anche di condividere concetti che mi piacciono e non sempre sono foto mie ma di altre persone, foto trovate su internet. Mi definirei concettuale, pubblico quello che sento sul momento e che sto vivendo.

Per quanto riguarda la condivisione delle mie opere ho utilizzato il trittico di Instagram per risaltare l’importanza dell’opera, anche se sono molto timida volevo farla risaltare in mezzo alle altre foto. Mi piaceva a livello visivo il risultato.

Fotografo quello che mi suggestiona di più, non posto subito la foto ma aspetto, ci penso qualche giorno prima di pubblicare perché voglio essere sicura della mia sensazione, ho bisogno di digerire quello che vedo e poi lo posto quando sento il  bisogno di lasciarlo andare.

Ultimamente curo anche il testo che si lega alla sensazione che mi ha fatto scattare la foto anche se non do molta importanza al testo.

        Perché hai deciso di inserire le tue opere d’arte all’interno di questo profilo e perché non hai deciso di separarle creando un altro account?

Perché sono una personalità che cambia molto nel tempo, non sono statica. Io ho postato quello che avevo fatto in accademia anche per buttarmi, sento che ho un po’ paura a mostrare i miei lavori artistici. Instagram mi ha permesso di mostrare le mie opere agli altri, altrimenti non l’avrei fatto. Non ho avuto una continuità, ciò rispecchia il mio carattere, è stato un esperimento ed una sfida con me stessa. Buttarmi con un profilo artistico, probabilmente in futuro lo farò. Al momento uso la mia pagina senza schemi, butto quello che sento, penso e vivo.

        Quante opere hai pubblicato sul tuo profilo? Quali sono le tue opere e quante?

Avevo fatto un lavoro a Villa Strozzi ma non ho pubblicato il lavoro su Instagram, ma solo la foto di gruppo, perché dalla foto non era possibile comprendere l’opera al 100%. […. Descrizione dell’opera]

3 foto dei farmaci per il progetto artistico della tesi, 3 foto di un progetto artistico fotografico “tentativo di bolle”, dove cercavo di fare delle bolle che non era possibile farle esplodere per cui si attaccavano alla parete.

 

        Il tuo profilo appare anche molto divertente, perché hai inserito la frase “La meccanica non mi interessa” nella tua Bio?

E’ una frase del film di Patz; la ragazza di Penzothal lo lascia con questa frase “la meccanica non mi interessa” nel senso le modalità delle cose non mi interessano. Sento mia questa frase, la trovo carina. Appunto preferisco le cose di pancia e non meccaniche come risulta poi il mio profilo. Niente regole.

 

        Per quanto riguarda le stories, cosa condividi? Come utilizzi questa sezione?

Condivido le cose che mi interessano, vario ancora di più, bado di meno alla cura dell’immagine nella storia che condivido rispetto al post che ho bisogno di lavorarci sopra. Passo dai post divertenti ai post di attualità, foto e contenuti di altri, vario molto di più.

        Ho notato che tra le stories in evidenza hai inserito “places”, “adventures” e “la piscine”, che cosa sono per te queste stories? E perché le hai messe in evidenza? Cosa vuoi comunicare?

Il primo è un video di Tom Ford, è un film degli anni 60, mi piace molto perché è quasi un video glamour e mi piaceva continuare a condividerlo. Nell’altra storia ci sono le foto della quarantena con i miei coinquilini mentre giocavamo ad interpretare i quadri; l’ultima storia sono dei paesaggi o luoghi che ho visitato, mi piace condividerle per riguardarle.

        Che cos’è per te Instagram?

E’ il social che mi piace di più perché varia molto c’è un’altra comunità rispetto ad altri social, quella di Instagram è quella che mi rispecchia di più. Su Facebook mi annoio,  percepisco una comunità diversa.

Instagram lo trovo più interessante, non è troppo invadente  sulla privacy come Facebook e con facilità scopri nuovi mondi in modo “sottile” e per me è un social dove posso condividere tranquillamente le cose che mi passano per la testa senza troppe restrizioni da parte della comunità.